Ci sono voluti tre giorni interi per scegliere i vincitori della diciottesima edizione del Cezch photo press, il premio di fotogiornalismo più importante della Repubblica Ceca. Oltre duecento i fotografi che si presentatati, con oltre quattromila immagini. Come è andata ce lo racconta Daria Bonera, la nostra photo editor.

Chi ha vinto quest’edizione? La foto vincitrice è stata scattata durante il funerale del presidente Vaclav Havel. Mostra la folla che composta e silenziosa, porta l’ultimo saluto all’amato presidente davanti al museo Nazionale di Praga. L’autore dello scatto si chiama Milan Jaros, collaboratore del magazine ceco Respekt. La morte di Havel, drammaturgo e primo presidente della Repubblica Ceca indipendente, è stato l’evento dell’anno. Sono stati tantissimi i lavori dedicato ai funerali di Havel che hanno vinto in altre categorie.

Da chi era composta la giuria? La direttrice Daniela Mrazkova ha chiamato a raccolta fotografi e photoeditor di tutto il mondo. C’era Celina Dunlop, photo editor  dell’ Economist; Amir El Lithy, direttore della galleria Gezira Art Center del Cairo; Tomasz Gudzowaty, un fotografo polacco pluripremiato al Word press photo; Petr Josek un reporter ceco che lavora per la Reuters e altri fotografi cechi, slovacchi. E poi c’era anche Anna Zekria, direttrice dell’Agenzia russa Saltimages, Russia e io in qualità di photoeditor di Touring.

Come hai trovato i fotografi cechi? Ho trovato straordinari i fotografi di questi paesi, il loro sguardo è intenso, raffinato, emotivo e narrativo, il loro linguaggio è classico e contemporaneo allo stesso tempo. Non mi sorprende vedere che l’uso del bianco e nero sia molto diffuso, perché mette in risalto queste qualità.  Mi ha incuriosito vedere i soggetti scelti da loro per questa edizione, diversamente dai fotografi italiani, non ci sono storie di droga e prostituzione, forse perché la prostituzione non è tabù come da noi? E la droga?  Non saprei dire: è solo un caso o censura?

Tanto interesse per l’estero ha riguardato anche l’Italia? Di ambientato in Italia ho visto poco, un’immagine di quello che rimane della nave Concordia davanti all’isola del Giglio e qualche foto di scene di vita quotidiana a Messina.

Qualche autore che ti ha colpito particolarmente? Roman Vondrous, vincitore del primo premio categoria sport per come ha saputo raccontare una corsa di cavalli. Na anche Martin Wagner, un altro freelance, vincitore del primo premio nella categoria Everyday life con la serie: “Where Europe begins” un bellissimo affresco dalla Russia.

Al festival c’è anche una giuria particolare, di bambini, vero? Sì, è organizzata da Domino, il magazine della radio nazionale ceca, Radio 2. I bambini hanno scelto come vincitore Pavel Jakubuv, con l’immagine di un lombrico che mangia la foglia che s’intitola ironicamente “life’s work”. I bambini, che avevano tra i 10 e i 12 anni, hanno anche motivato la loro scelta. Il commento è stato. “Ci è piaciuta la foto del lombrico perché mostra i dettagli. È un’immagine molto interessante perché ha solo due colori, blu e verde, ma ci ha colpita per l’originalità dell’idea”.

A quanto pare in Repubblica Ceca hanno capito che alla bellezza bisogna educare fin da piccoli.

di Tino Mantarro

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